Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte,Mark Haddon, edizioni Mondadori
Il protagonista della storia è Christopher Josh Francis Boone, un ragazzo quindicenne di Swindon. Christopher però non è come tutti gli altri lui soffre di autismo o meglio di una sotto forma di questo disturbo detta sindrome di Asperger, seppur dotato di straordinarie competenze logico-matematiche, la malattia che colpisce il cervello, comporta strani comportamenti come ad esempio il non sopportare di essere toccato, l'odio per il giallo ed il marrone contrapposto all'amore per il rosso, la difficoltà di comprendere gli altri esseri umani.
Il padre di Christopher rientra a casa e trova il figlio con le lettere in mano, la stessa sera, Christopher entra nel capanno in giardino, nota degli attrezzi dello stesso tipo del forcone con il quale era stato ucciso il cane, ma non trova il forcone e capisce che è stato proprio suo papà ad uccidere Wellington. Il padre confessa e spiega che la mamma di Christopher si era trasferita a Londra con l'ex vicino di casa il signor Shears e lui aveva ucciso la bestiola per far soffrire la signora Shears.
La cosa bella è che Christopher, nonostante la sua sindrome, passerà gli esami di matematica a pieni voti e, nelle ultime righe del romanzo, spiegherà i suoi futuri progetti, quali iscriversi all’università e diventare uno scienziato.
Fonte: www.mondadorieducation.it
PER ME: in questo libro viene trattato il tema dell'autismo da una prospettiva direi completa...il figlio (autistico), il padre e la madre. Ogni personaggio è ben delineato nella sua sofferenza e nel suo tentativo di proteggere questo ragazzo. Ma tutti si dimenticano che Christopher è si autistico, ma ha i suoi sentimenti e la sua personalità e nonostante la patologia alla fine stupirà tutti, riuscendo ad affermare il suo volere e quindi se stesso.