In questa pagina ho voluto condividere alcuni bellissimi libri e pellicole che trattano in maniera differente temi di natura psicologica; senza un valore accademico e/o didattico ma semplicemente portando alla luce il grande contributo emotivo che si nasconde dietro ad ogni storia.
La comprensione del disagio psicologico può essere favorita da diversi strumenti, ma a mio parere la lettura o la visione di storie più o meno verosimili rimane lo strumento più potente e significativo per comprendere fino in fondo.
Il potere evocativo di ogni singola storia, di ogni singola immagine o sentimento è qualcosa di straordinario, in grado di suscitare emozioni personali, empatia e reale contatto con il proprio sentire.
Nella mia pratica clinica suggerisco spesso ai miei pazienti ed a chi gli sta accanto queste letture o la visione di qualcuno di questi film, per aiutarli a comprendere il problema attraverso le metafore letterarie e cinematografiche.
La scelta è chiaramente molto vasta..in questa sezione voglio condividere solo alcuni titoli che per me sono stati davvero toccanti, ma mi riprometto di aggiornarla ogni qualvolta io scopra nuovi spunti.
BUONA LETTURA E BUONA VISIONE!!!
TOC TOC di Vicente Villanueva
"Il film di Villanueva segue le vicende di sei personaggi, ognuno con una differente variante della condizione, che per un disguido si ritrovano a condividere lo stesso appuntamento presso lo studio di uno psicoterapeuta: Emilio, un tassista ossessionato dalla numerologia e dai calcoli; Bianca, tecnica di laboratorio misofobica; Ana Marìa, ossessionata dalla religione e maniaca del controllo; Lili, istruttrice di pilates ecolalica, e con la tendenza a ripetere due volte le frasi che pronuncia; Otto, architetto ossessionato dalla simmetria e con la fobia per le linee sul terreno; e infine Federico, uomo di mezza età tourettico, affetto da un singolare tic che lo porta a proferire insulti e volgarità all’indirizzo delle persone con cui viene a contatto. Esasperati dal ritardo del terapeuta, bloccato sul volo di ritorno da un viaggio all’estero, e contrariati per il disguido che li ha costretti ad essere tutti presenti alla stessa ora presso lo studio, i sei tentano un singolare esperimento di terapia di gruppo autogestita. Nel corso di essa, l’iniziale diffidenza, e la scarsa tolleranza per le rispettive manie, si trasformeranno infine in simpatia e solidarietà reciproca." (recensione di cuorementelab.it)
"La scelta, consapevole, nel segno dell’esasperazione e del bozzetto caricaturale, limita un po’ la portata del discorso del film: quella di Vicente Villanueva non vuole essere una resa realistica delle particolarità del DOC, né tantomeno aspira a suggerire possibili modi di farvi fronte. Il film, per come mostra un ampio ventaglio di varianti possibili della condizione, può servire semmai da “porta di ingresso” (restando alla metafora evocata dal titolo) per comprenderne le manifestazioni più visibili, attraverso la mostra di alcuni “tipi” di possibili portatori."(recensione di cuorementelab.it)
"la già ricordata, ampia gamma di manifestazioni del disturbo qui mostrate (per esasperate che siano) serve a dare l’idea di una condizione estremamente varia e multiforme, mentre il carattere brillante di alcuni dialoghi (e delle relative schermaglie tra i protagonisti) fa capire che, pur tra portatori di una stessa diversità, non sempre è automatica la solidarietà. Non automatica, aggiungiamo noi, ma senz’altro auspicabile, come emerge chiaramente quale “morale” conclusiva del film." (recensione di cuorementelab.it)
Fonte: cuorementelab.it
PER ME: divertentissimo film che mette in mostra una parodia di un distrubo, quello ossessivo compulsivo, nella realtà decisamente più drammatico, ma che porta all'attenzione uno degli elementi più difficili da comprendere per chi non ne soffre..la sua pervasività.
Nel film si comprende molto bene come il disturbo condizioni la vita di chi ne è affetto e di come i pazienti si organizzino attorno al sintomo.
Altra nota importante il film tocca una delle principali tecniche cognitivo comportamentali per il trattamento del disturbo, che è appunto l'ERP (Esposizione con Prevenzione della Risposta)...attraverso un inganno ed una manipolazione terapeutica i pazienti vengono spinti all'interno di una terapia d'urto con un'esposizione necessaria alla situazione, ma che sembra spezzare il rituale compulsivo che spesso sostiente il disturbo.
Il protagonista è una star che ha raggiunto il successo planetario nel ruolo di Birdman, supereroe alato e mascherato.
Decide allora di lanciarsi in una folle impresa: scrivere l'adattamento del racconto di Raymond Carver Di cosa parliamo quando parliamo d'amore, e dirigerlo e interpretarlo in uno storico teatro di Broadway. Nell'impresa vengono coinvolti la figlia ribelle Sam, appena uscita dal centro di disintossicazione, l'amante Laura, l'amico produttore Jake, un'attrice il cui sogno di bambina era calcare il palcoscenico a Broadway, un attore di grande talento ma di pessimo carattere. Riuscirà Riggan a portare a termine la sua donchisciottesca avventura?
Fonte: www.mymovies.it
PER ME: film molto suggestivo in cui la personalità narcisistica del protagonista sovrasta qualsiasi altro senso della realtà. Personaggio ricco di sofferenza dove è ben visibile il dualismo tra "il potere di un ego autoriferito" e la "disperazione dell'insicurezza personale". Visione estrema ma decisamente efficace di come un Disturbo Narcisistico della Personalità possa manifestarsi con più sfaccettature e pervadere la vita di relazione di chi ne è protagonista.